Conoscete Dumbo, Williamsburg, il Lincoln Center, l’Oculus e l’High Line? Sono tutti luoghi per me speciali di questa città che ho scoperto nel tempo.
Dopo ben 8 anni ho deciso di tornare a New York. Ne sentivo quasi l’esigenza dopo tutte le volte in cui ero andata alla scoperta di altre città americane (in particolare Chicago di cui ho scritto qui!). Ho sempre avuto la sensazione infatti che New York fosse una spettacolare macchina scenica in cui sentirsi al centro del mondo, ma che la vera America fosse fuori, da qualche altra parte.
Come mi aspettavo New York non mi ha delusa neanche questa volta e, tornarci (per il mio compleanno!) è stata un’altra scoperta. Sì perché la città in 8 anni è cambiata quasi completamente. Per questo ho deciso di raccontarvi 5 luoghi fuori dai soliti cliché – quindi niente Times Square, Empire e Central Park – che vi mostreranno New York sotto una luce diversa, forse quasi più umana e speciale. Sia per chi c’è gia stato diverse volte, sia per chi è alla prima esperienza e non si accontenta.

Dumbo, Brooklyn
Cominciamo da una delle zone più vibranti di New York che negli anni, da periferia ghettizzata, è diventata un cuore pulsante di vita e creatività. Letteralmente Dumbo è l’acronimo di “Down the Manhattan Bridge Overpass”. Qui tra edifici industriali, parchi lungo il fiume Hudson (come l’Empire Fulton Ferry State park) e viste spettacolari di Manhattan (dal Brooklyn Bridge Park) farsi una lunga passeggiata è un modo per vivere, con tutta calma, la città. Piccolo consiglio in più: andate a Washington Street. Questo è il famosissimo spot in cui il Manhattan Bridge viene incorniciato in una prospettiva unica. Ottimo per le foto (come dimostra il mio scatto!).


Williamsburg
Un’atmosfera rilassata, hipster e ironica, quasi fuori dal tempo rispetto ai ritmi di Manhattan! Passeggiando per Bedford Ave troverete decine di negozi, caffè, ristoranti (tra cui consiglio il Rabbit Hole), street art e neanche una delle famose catene americane. Un quartiere perfetto per prendersi una pausa dalla frenetica vita cittadina.


Lincoln Center
Un angolo dell’Upper West side di Manhattan, protetto dal traffico e dal caos, incorniciato dall’architettura. Uno dei centri culturali più importanti della città, qui si trovano più di 10 organizzazioni artistiche tra cui la famosa Juilliard, Scuola di Danza da cui vengono tutti i famosi ballerini ritratti nei film americani. Passeggiando per questa piazza non vi sembrerà neanche di essere a New York, anche se si trova in una posizione centrale (sulla Columbus Ave, tra la 62nd e la 65th, a due passi da Central Park). Una chicca è il l’Hypar Pavilion, opera dei newyorkesi Diller Scofidio + Renfro, sul cui tetto giardino potrete pranzare insieme agli impiegati di zona.

Oculus, World Trade Center
Una delle più recenti architetture realizzate nel cuore ferito del World Trade Center dove a pochi passi sorgevano le Torri Gemelle. Qui, uno dei geni dell’architettura contemporanea, lo spagnolo Santiago Calatrava, ha progettato uno degli Hub più avveniristici del mondo. Sia dall’esterno (meno riuscito) che dall’interno (più entusiasmante) verrete proiettati in un’altra dimensione.


High Line, Meatpacking District
Per me è impossibile venire a New York senza passare almeno un pomeriggio passeggiando sull’High Line ad aspettare il tramonto. Questa ex ferrovia sopraelevata ora è diventata, grazie al progetti degli architetti newyorkesi Diller Scofidio + Renfro, un parco urbano cittadino molto frequentato. La cosa più bella (oltre a vedere come un luogo abbandonato può tornare alla vita, ma questa è una cosa forse più da architetti!) sono gli scorci inaspettati sulla città che da qui sembra essere più a dimensione umana. E per un po’ cultura contemporanea, all’altezza dell’entrata dell’High Line, tra Gansevoort St e Washington St c’è il Whitney Museum (opera dell’architetto Renzo Piano), un’immersione totale nell’arte americana.
