Un paesino di soli 8 abitanti, isolato e arroccato che rischia di scomparire. E allora perché visitare Civita di Bagnoregio?
Perché è un elogio alla lentezza e a una bellezza dal sapore antico. Un miraggio, un sogno, una scoperta, qualcosa di surreale e concreto allo stesso tempo che arriva all’improvviso e ti fa perdere l’orientamento. Tutto questo per me è Civita, frazione di Bagnoregio, in provincia Viterbo, nel cuore del Lazio e a poco meno di due ore da Roma.
Devo ammettere che non conoscevo Civita, eppure è tra i Borghi più belli d’Italia! Passeggiando in questa città fondata dagli Etruschi 2500 anni fa, è facile immergersi nel grande silenzio che serpeggia tra le vie strette. Queste, di tanto in tanto, incorniciano la Valle circostante aprendo visuali inaspettate sui Calanchi, particolari formazioni create dalle erosioni dovute agli agenti atmosferici. È qui che ho provato una calma placida e serena che rimette in pace con il mondo.
Per visitare Civita si deve arrivare a Bagnoregio, si lascia la macchina in uno dei parcheggi predisposti e si percorre a piedi l’unico punto di accesso alla città: il ponte pedonale – di circa 300 metri – che collega la rocca su cui si trova Civita. Già dal primo belvedere si intuisce che la bellezza di questo Borgo è anche la sua fragilità. Fu definita dallo scrittore Bonaventura Tecchi, che nacque proprio qui, la città che muore per le precarie condizioni in cui si trova. La morfologia di quest’area, e la sua unicità, è il frutto dell’erosione e delle frane, che continuano anche oggi, che contribuiscono all’isolamento di Civita rispetto al territorio circostante.
Come sono riusciti a rilanciare questo Borgo ormai disabitato?
Con una semplice idea: far pagare un biglietto d’ingresso. Una modica cifra di 3 euro nei giorni feriali e 5 euro nei festivi. Questa trovata, all’inizio molto contestata, ha permesso non solo di avere i fondi per attivare dei progetti di rigenerazione, ma anche di rilanciarne l’immagine. Ed ecco che i visitatori sono aumentati così come l’attenzione sul Borgo. È qui che, ad esempio, Airbnb e il Comune di Bagnoregio hanno realizzato la “Casa d’Artista” dove arte contemporanea e materiali locali si fondono per offrire un’ospitalità davvero unica. La potete prenotare qui
Una Curiosità
Oltre agli 8 abitanti ufficiali, hanno scelto di vivere qui il regista Giuseppe Tornatore, il filosofo Paolo Crepet e lo stilista di Gucci, Alessandro Michele.
Due passaggi obbligati
Il giardino del Poeta da dove si gode di una vista mozzafiato sulla Valle dei Calanchi e la boutique Acqua di Civita, nella Piazza principale, per un souvenir perfetto da Civita.
Consigli su dove mangiare
La Cantina di Arianna, Osteria al forno di Agnese e Alma Civita
E su dove dormire
Le Case di Civita, L’incanto di Civita e la Corte della maestà
Infine… un grazie speciale a Silvia e Luca Profili, sostenitori appassionati di Civita di Bagnoregio, che mi hanno fatto conoscere questo piccolo, grande miracolo della natura e dell’uomo.
Bagnoregio è un posto veramente bello e suggestivo.
Spero un giorno di tornarci