Scoprire l’Andalusia, viaggiando in macchina, è uno di quei viaggi da fare almeno una volta nella vita (sì l’ho detto anche della Route 66, ma è davvero così!). Il Sud della Spagna (a detta anche degli spagnoli) è infatti un concentrato dell’anima più autentica del Paese: tradizioni culturali molto sentite, architetture arabe di grande fascino, gastronomia ricchissima, spiagge molto variegate e il tempo quasi sempre mite e soleggiato.
L’ideale sarebbe avere almeno 2 settimane per vedere tutta l’Andalusia a fondo ma, con un po’ di organizzazione e selezione, si può vedere tanto anche in 8/9 giorni. Io l’ho fatto qualche tempo fa, affittando una macchina direttamente in Spagna. Ecco quindi il tour che consiglio di fare, un condensato di cosa non perdere per apprezzare al massimo tutti i cambiamenti, le sfaccettature che, dalla costa est a quella ovest, raccontano la ricchezza dell’Andalusia.
QUANDO E DA DOVE PARTIRE
Se potete, evitate il mese di Agosto, non solo perché le mete saranno molto affollate ma soprattutto per il caldo torrido che, nelle parti centrali della giornata, può essere difficile da sopportare. Meglio partire in Primavera o in Autunno. A Settembre ad esempio, mese che consiglio sempre, c’è un perfetto mix di condizioni meteo e poca affluenza turistica.
La prima cosa da fare poi è decidere la città di partenza, la logica farebbe scegliere (anche per ragioni geografiche) Granada, ma dall’Italia, soprattutto da Roma, sono pochissimi i voli diretti a basso costo. Per cui consiglio di partire da Malaga, più accessibile ed economica.
Giorno 1: Malaga
Cosa vedere in un giorno: le fortezze moresche trecentesche dell’Alcazaba e il Castillo de Gibralfaro; la Cattedrale e la Iglesia del Sagrario. Un’immersione totale nell’architettura e nelle usanze locali
Giorno 2: Marbella e Gibilterra, percorrere la costa per un salto in Inghilterra (avete letto bene!)
Cosa fare: una passeggiata per il lungomare di Marbella dalle altissime e affusolate palme e passeggiare tra le strade della Rocca di Gibilterra (una delle ultime colonie britanniche), disseminate di scimmie che qui vengono lasciate in totale libertà. Poi tappa alla grotta di Saint Micheal che sembra essere stata abitata dall’uomo di Neanderthal.


Giorno 3: Tarifa, il punto più a Sud d’Europa, città molto ventosa, paradiso dei Surfisti con spiagge assolate e poco battute.
Da non perdere: Playa de Bolonia, una lingua di sabbia finissima in cui, per l’effetto portentoso del vento, si trovano alte dune di sabbia (tutte da scalare!). Una delle rarità di questa costa.



Giorno 4: Cadice, una penisola, un porto naturale dove godersi il mare le spiagge
Cosa fare: perdersi per le strade della città vecchia e rilassarsi a Playa Santa Maria del Mar e a Playa de la Victoria. Se poi volete vedere la città al meglio, a Carnevale è il momento perfetto: uno dei più vitali e movimentati di tutta la Spagna.
Giorni 5 e 6: Siviglia, Capitale dell’Andalusia, ricchissima di storia e architetture moresche
Cosa vedere in due giorni: nel cuore della città vecchia ci sono i 3 monumenti più importanti della città, la Giralda, l’Alcazar e la Cattedrale. Per un’immersione totale nell’atmosfera cittadina l’ideale è passeggiare nel Barrio Santa Cruz, mentre per un tocco di contemporaneo consiglio il Metropol Parasol, una struttura lignea dalla singolare forma a fungo.



Giorno 7: Costa de la Luz e il Parque Nacional de Donana
Da non perdere: Playa de Cuesta Maneli, una costa in cui alte formazioni di pietra calcarea proteggono chilometri e chilometri di spiaggia assolata. Qui potete provare una delle strutture tipiche del Paese, i Paradores, piccoli complessi alberghieri ricavati da ex castelli e monasteri. In particolare uno dei migliori del Paese si trova qui, il Parador Cristobal Colon. Se non volete passare tutto il giorno in spiaggia, il vicino Parco Nazionale, tra i più grandi e ricchi del Paese, è perfetto per fare birdwatching.
Giorni 8 e 9: Granada e Cabo de Gata
Da fare assolutamente: visitare l’Alhambra (il mitico palazzo dei sovrani Nasridi; consigliabile sempre prenotare prima on line), il quartiere arabo Albaicin (e Sacromonte, quartiere gitano) e la Cattedrale. Terminare il viaggio nella natura dell’area protetta del Parque Natural de Cabo de Gata dove è possibile fare trekking, birdwatching (ci sono anche i fenicotteri!) e godersi la vista spettacolare dalle scogliere.
E se si ha qualche giorno in più: Cordoba, tra Siviglia e Granada, la città della Mazquita, capolavoro di architettura moresca unica al mondo, dove sarà bello perdersi tra le viette del quartiere ebraico la Juderia.