Vi racconto una cosa curiosa, mai capitata finora, che ha a che fare con l’opinione e la percezione che da fuori si ha di alcuni luoghi, senza averli mai visitati/conoscerli.

Prima di partire per Dubai, le reazioni delle persone si dividevano in due. C’è stato chi – la maggior parte devo dire – era elettrizzato e incuriosito quanto me da una realtà così diversa ed estrema rispetto alla nostra. E chi invece a priori – e senza neanche esserci mai stato! – la criticava aspramente. “A Dubai è tutto finto” è la frase che ripetevano più spesso. E c’è da riflettere sul perché una città, cha si è sviluppata solo negli ultimi 20 anni, sia percepita così da molti.

Bene, raccolte tutte le idee, ho fatto l’unica cosa che credo sia giusto fare per fugare ogni dubbio, per capire e farmi un’idea. Sono andata a vedere. E quello che ho trovato mi ha sorpreso sotto tutti i punti di vista. Perché Dubai è molto vera e molto finta allo stesso tempo. E vi spiego perché…

È tradizionalista, ma non ha tradizione

È ultra moderna, ma non ultra tecnologica

È liberale, ma pretende il rispetto di regole e costumi

È multiculturale, ma non aperta a tutti

È ricca, ma la povertà è palpabile

È una cosa e il suo contrario

È davvero una realtà fatta di estremi che convivono, spesso stridendo, in un equilibrio molto precario. E questo la rende una località da esplorare fino in fondo, oltre quella facciata di città dove tutto è fatto al meglio e al massimo.

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Primi consigli

Quando andare: il miglior periodo è da Ottobre ad Aprile, quando le temperature difficilmente superno i 40 gradi. Evitate se potete anche il mese del Ramadan, quando i mussulmani osservano l’astensione dal magiare e bere, dall’aurora al tramonto.

Cosa fare/Divertimento: è una città in cui ci si può divertire molto, le attività  sono pressoché infinite, per tutte le tasche e per tutti i gusti. Dallo skydiving sulla Palma, al Safari nel deserto visto dalla mongolfiera. Dallo sci nella pista sotto zero (mentre fuori fa oltre 30 gradi) del Mall of Emirates, agli scivoli del parco acquatico Aquaventure dell’Hotel Atlantis the Palm. Dal parapendio tra i grattacieli, alle gite in barca a Dubai Marina.

Dove soggiornare: non avendo un vero centro o una piazza principale a Dubai sono tre le zone migliori dove scegliere l’hotel. Nei pressi di Dubai Marina, a Downtown e sulla Palma Jumeirah. In ogni caso, per spostarsi da una parte all’altra bisogna prendere il Taxi, non c’è scelta migliore. Tutto dipende dal tipo di panorama che volete avere intorno. Io ho preferito l’orizzonte del mare ai grattacieli e ho soggiornato all’Atlantis the Palm. Distante dalla terra ferma dove ci sono tutte le altre attrazioni (perché sull’isola artificiale della Palma Jumeirah), ma in circa 20 minuti di taxi si raggiunge tutto.

Qualche regola di comportamento: le effusioni, quindi baci, abbracci e coccole di vario tipo, qui non sono ammesse in pubblico. L’unica eccezione vale per il camminare mano nella mano. Bere Alcol per strada è vietato e nelle Moschee le donne devono avere il capo, le braccia e le gambe completamente coperte, sempre.

Prestate un po’ di attenzione. Viaggiare in luoghi con culture diverse dalle nostre vuol dire anche rispettare usi, costumi e religioni. E questo è parte dell’esperienza.

 

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Atlantis the Palm – la vista dalla mia camera…

 

 

Prime impressioni

L’Aria: è la prima cosa che ho percepito di Dubai appena uscita dall’aereo. Un abbraccio caldo e umido che ti pervade, con un odore intenso e particolare che vi colpirà.

Una città in costruzione: non pensavo così tanto, ma in molte zone centrali vedrete diversi cantieri e centinaia di persone al lavoro. Una città sempre in progress

La separazione delle zone: come in alcune città americane tipo Los Angeles, i centri sono diversi e non raggiungibili a piedi (come siamo abituati noi europei!). Un peccato perché la città non ti sembra mai di averla fatta tua ma anche uno stimolo perché ogni zona ha la sua particolare caratteristica da esplorare.

Lo sguardo dei Local: considerate che qui gli uomini non sono abituati a vedere una donna scoperta quindi succederà che vi fisseranno. Sono di solito innocui ma l’insistenza dello sguardo è palpabile.

La ricerca del meglio, “ancora di più”. In tutte le attrazioni, a Dubai si cerca sempre di superare qualche limite. Lo vedrete sin dalle piccole cose. Quello che qui non c’è per natura, lo hanno dovuto realizzare nella versione migliore, una tensione continua verso la perfezione. Vera o presunta.

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Atlantis the Palm – l’Acquario

 

5 must see

Dubai Marina e Jbr

Fatevi una passeggiata di pomeriggio o di sera nella zona “più occidentale” di Dubai. Qui l’atmosfera è molto più liberale, i locali sono tanti e l’atmosfera è rilassata e divertita. Una delle poche zone in cui è possibile camminare a piedi. Attenzione solo alla questione Alcol. Rimarrete stupiti quanto me ma i locali che sono visibili all’esterno non possono vendere alcolici. Ma c’è sempre il Narghilè da provare.

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Il deserto

Non si può andare via da Dubai senza aver visto il deserto che caratterizza tutto l’entroterra di questa costa affacciata sul Golfo Persico. Dalla città ci vorrà circa un’ora di macchina. È possibile fare ogni tipo di esperienza e i tour e le guide locali sono tante. Io ho scelto di vederlo all’alba, svegliandomi alle 3 del mattino. Il sole sorge infatti dalle dune di sabbia, con la jeep abbiamo poi fatto dune bashing estremo (che consiste nel guidare e saltare da una duna all’altra, con un driver esperto) e fatto un giro sul Cammello. Tre ore di pura bellezza.

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Madinat Jumeirah

Un’atmosfera placida e allegra per camminare, prendere un aperitivo, cenare e fare shopping. Ispirato a un’antica cittadella, questo piccolo complesso dall’architettura tradizionale, è sempre pieno di vita e vi farà provare la sensazione di essere tornati indietro nel tempo.

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Gold e Spice Souk

Un giro qui è d’obbligo, anche solo per imparare a contrattare con gli arabi, grandi maestri del commercio, e per percepire quale doveva essere la vita qui, prima del boom immobiliare. Tutta la zona circostante i mercati è da vedere, si respira un’aria più autentica e ogni tanto sentirete la preghiera che invaderà le strade dagli altoparlanti sparsi in ogni angolo.

 

Burj Khalifa e Burj Al Arab

Rispettivamente la Torre più alta del mondo (ben 829,8 metri) e la Torre degli arabi, l’albergo più lussuoso del mondo con ben sette stelle.

Li ho messi insieme – e alla fine – perché sono i simboli più conosciuti, che sintetizzano il desiderio di grandezza, esclusività e lusso di questa città, e non si possono non vedere. Ma secondo me sono troppo osannati e non rappresentano a pieno Dubai che è molto e tanto altro.

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Enjoy! E per altri consigli o info scrivetemi!