La mia seconda volta nella terza città di Spagna, dove cultura araba, liberty, architettura contemporanea, vocazione agricola, natura preponderante, mare, spiagge libere e buon cibo si fondono dando vita a una delle più belle città spagnole (secondo me!).

Ma perché scegliere Valencia tra le tante altre mete in Europa e le tantissime altre città spagnole? Provo a rispondervi con un piccolo (e non esaustivo) elenco per sintetizzarvi il mio pensiero dopo esserci tornata e aver amato ogni momento di gioia e spensieratezza.

  • per i contrasti tra la “Ciutat Vella” – il centro storico – e l’architettura contemporanea della “Ciutat de les Arts i les Ciències” che aprono la mente e allargano lo sguardo
  • per le sovrapposizioni di diverse culture, in primis quella Araba, che si può trovare solo in alcune città europee come Valencia che ha avuto una dominazione di ben 5 secoli
  • per la Natura cittadina che ha invaso il letto del fiume Turia (caso più unico che raro quello di deviare un fiume che ha portato tanta distruzione in città per farci un parco e non un’autostrada come inizialmente si pensava) e ora è il cuore verde della città, da vivere profondamente, per tutti i 9 chilometri, guardandolo cambiare a ogni passo, tra le decine di attività sportive e ricreative disponibili
  • per la vita che c’è, ovunque per strada, all’aperto, e che si respira soprattutto al mattino, nei Mercati (come quello Centrale e quello di Colon), tra le persone del posto che girano forsennatamente per comprare i migliori prodotti che la terra circostante, molto ricca, dona loto ogni giorno
  • per il bel tempo, quasi tutto l’anno, e il mare a due passi, libero e accessibili a tutte/i grazie a chilometri incontaminati di spiaggia dorata
  • per il cibo, semplice, genuino, saporito, frutto della vocazione agricola della città. Tutto intorno al centro abitato ci sono chilometri di campi coltivati, qui il riso (portato dagli Arabi nel VIII secolo) è tra i principali coltivati, la base del piatto spagnolo più famoso al mondo, la Paella, nato proprio qui a Valencia!

Sì, perché se c’è una cosa che mi porto da Valencia sono gli occhi pieni di Bellezza, calore e felicità. E così ho pensato di condividere con voi un piccolo itinerario per poter vivere anche voi tutto questo.

Valencia in 3 giorni: i must see, dove mangiare, e cosa fare per vivere a pieno lo spirito culturale della città

Giorno 1: dedicarlo tutto interamente al Centro città

  • la mattina prendete una guida locale: è il modo migliore per scoprire tutti i luoghi più importanti della città ma anche avere un assaggio del vivere local, vero e autentico

I Must see del Contro storico sono: i due mercati (il Centrale e Colon), la Lonja de la Seda, la Chiesa San Nicola da Bari, la Basilica della Vergine e la Cattedrale che custodisce il sacro Graal (entrambe su Placa de la Verge), la Chiesa si Santa Catalina, Plaza de Toros, la Stazione del Nord, tutto da vedere a piedi in circa 4 ore con la guida!

> consiglio: io mi sono trovata benissimo con la Guida Irma di @discoveringvalencia 

  • il pomeriggio dedicatelo all’Arte e ai Museia Valencia ci sono oltre 30 musei e decine di luoghi della cultura, tra gli imperdibili c’è quello delle Belle Arti (la maggiore pinacoteca di Spagna dopo il Prado di Madrid), il CCCC Centro del Carme Cultura Contemporanea (con tante mostre temporanee d’arte moderna ed eventi di ogni tipo) e il Museo Fallero che celebra la festa più importante della città, las Fallas, e ospita i “Ninot” graziati dal fuoco

> dove mangiare/bere in questa zona: Cafe de las Horas, Taberna La Sénia, Boatella Tapas, Orxateria Santa Catalina, La Salvaora, Restaurante El Trovador

Giorno 2: la marina e la Città delle Arti e della Scienza

  • la mattina al mare ci si arriva prendendo un autobus dal centro città (circa 20/30 minuti), o un taxi (circa 15/20 minuti). Qui potete passeggiare per le due spiagge cittadine, la Malvarrosa e quella del Cabanyal, libere e gratuita per tutti. Ne vale la pena per vivere spensieratezza e libertà tipiche dei valenciani.

> dove mangiare in questa zona: Casa Carmela, El Coso, La Pepica e nell’edificio Veles e Vents per un’esperienza gastronomica tutto l’anno

  • il pomeriggio la passeggiata a piedi continua nella zona più contemporanea della città, dove l’architetto spagnolo più famoso al mondo, di origine valenciane, Santiago Calatrava ha progetta la sua architettura più celebre: un complesso di diversi edifici avveneristici, che prende il nome de la “Ciutat de les Arts i les Ciències”. Una città nella città dove fare ogni tipo di esperienza che riguarda l’arte e la scienza: dalla musica, agli spettacoli teatrali, al cinema, alla natura, con uno degli acquari più grandi al mondo (se vi piace questo genere di attrazioni)

> dove mangiare in questa zona: Restaurante Flor de Valencia, Bar Restaurante Ana 3

Giorno 3: Giardini del Turia e Parco dell’Albufera

  • mattinata a passeggio per i 9 chilometri dei giardini del Turia, i più estesi della città, completamente pedonali e ciclabili, con tantissime attività all’aperto e impianti sportivi
  • pomeriggio nella riserva naturale dell’Albufera. Si arriva qui con gli autobus 24 o 25 dal centro città (circa 30 minuti), sono diversi i percorsi da poter fare all’interno di questo ecosistema di boschi, risaie, laghi, dune. Il mio consiglio è di addentrarvi nella natura, arrivando al laghetto del Pujol, oltrepassando le dune per arrivare prima in una delle tante spiagge (come la Platja de la Devesa del Saler) e poi, per il tramonto, prendere una delle barchette di legno e girare per tutto il lago dell’Albufera

> dove mangiare in questa zona: Restaurant Mateu per una Paella valenciana fatta nel luogo dove è nato questo tradizionale piatto

Cosa mangiare e bere, dall’alba al tramonto, seguendo le tradizioni valenciane

La colazione: tostada e tomate con succo d’arancia

La merenda: horchata (fatta di un tubero locale, la chufa di Alboraya) in cui inzuppare il Farton, tipico dolce zuccherino locale

Il pranzo: la paella ovvio! attenzione, i valenciani la mangiano solo a pranzo, preferibilmente nei giorni di festa come la domenica

Spuntino: dolce sicuramente il classico spagnolo chocolate i churros; salato la scelta dei “bocadillos”, i classici panini farciti con qualsiasi cosa, è sempre la migliore!

La cena: tapas ovviamente! come le patatas bravas, ma soprattutto il pomodoro valenciano servito con tonno e cipolla fresca, e poi la tortilla di patate e tutto ciò che è a base di pesce come le Alici, o formaggi e Jamon iberico

Da bere: a partire dalla mitica “Agua de Valencia” un cocktail alcolico realizzato con le arance locali, cava (champagne catalano), zucchero e liquori, per arrivare all’altrettanto mitico “Tinto de Verano”, vino rosso e soda, e alla stranota Sangria.

Altre Info Utili

special tip> fate la Valencia Tourist card (da 24, 48 o 72 ore in base a quanto state) per usare tutti i mezzi pubblici gratuitamente, entrare in tanti Musei, e avere tanti sconti su Ristoranti e negozi

come muoversi> a piedi o in bici per il centro città, con l’autobus, la metro o il taxi per spostarsi più fuori verso la Marina, l’Albufera o l’Aeroporto. Inoltre noterete diversi cantieri, questo perché Valencia vuole diventare una città completamente pedonale (almeno nel centro storico), e ha l’obiettivo di arrivare a zero emissioni di carbonio entro il 2030.

che periodo andare> il meteo è davvero clemente, con temperature quasi sempre miti e poca pioggia tutto l’anno, vi consiglio la Primavera e l’Autunno… in alternativa, per godere del periodo più festaiolo della città potete andarci durante Las Fallas (ogni anno a marzo), il festival della creatività valenciana in cui centinaia di “Ninot”, enormi sculture di legno e cartapesta, a tema, vengono collocati in strade e piazze della città e poi bruciate in spettacolari falò durante “la cremà”, la notte del 19 marzo. 

Valencia World Design Capital 2022> la creatività e il design sono nel dna di Valencia, ecco perché il World Design Organization ha decretato la città capitale mondiale del design 2022 con centinaia di eventi. Visitate il sito ufficiale per il programma aggiornato> https://www.wdcvalencia2022.com/ 

Infine…. Grazie a @visitvalencia per avermi invitata a scoprire nuovamente questa città, per tutti i consigli, e l’accoglienza meravigliosa che mi ha fatto sentire a casa.

> visitate il loro sito visitvalencia.com/it per sapere tutte le novità in città e organizzare al meglio il vostro prossimo viaggio a Valencia!

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